Quando la parola diventa poetica può aiutarci a dire quello che altrimenti non riusciamo a comunicare. Diventa così una parola necessaria, perché ha a che fare con la dimensione più profonda del nostro vivere.
Dirla, o anche solo ascoltarla, può – in particolare – aiutare ognuno di noi ad affrontare meglio il rapporto con la malattia, sia quando ci colpisce direttamente, sia quando stiamo accanto a un malato come famigliari, medici, infermieri, volontari.
Dopo la prima edizione nell’autunno scorso, il Policlinico di Sant’Orsola e il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna organizzano una nuova edizione del progetto “Le parole necessarie”: un laboratorio aperto a tutti guidato da Tommaso Di Dio in maggio, tre nuovi poeti in corsia, .un laboratorio riservato al reparto dei Disturbi del comportamento alimentare e tante altre iniziative che scopriremo insieme nelle prossime settimane